05 aprile 2020
Panzolato è stato ricoverato il 15 marzo, dopo aver affrontato in prima linea con la prima ondata di ricoveri, quella che ha portato l’Ospedale di Castiglione a dedicare inizialmente 56 degli 87 posti letto ordinari ai pazienti Covid. “Non ci aspettavamo un impatto di questo tipo e siamo rimasti sopraffatti. L’impegno e la professionalità di tutti i colleghi è stata ammirevole, ho visto una grande voglia di esserci e di dare il proprio contributo, ora voglio rientrare per tornare a dare il mio supporto. Non si sa quanto sarà ancora lungo il tunnel, ma credo che dovremmo sentirci tutti orgogliosi di come finora è stata gestita l’emergenza, non solo come sanitari, ma come italiani”.
La direzione del Gruppo Mantova Salus, a cui fa capo il San Pellegrino, saluta con gratitudine il ritorno del primario: “Credo che siano da elogiare ed ammirare la professionalità e l’abnegazione del dott. Panzolato, come degli altri operatori che da oltre un mese stanno dando il massimo nelle nostre strutture” spiega il presidente Guerrino Nicchio. Nel frattempo infatti, oltre ai posti letto per i Covid messi a disposizione a Castiglione, ed ai posti letto per le dimissioni precoci del Poma allestite nelle Residenze Green Park, il Gruppo ha destinato altri 30 posti letto di riabilitazione per i Covid all’Ospedale di Volta Mantovana: “Credo che mai come in questa emergenza – conclude Nicchio – le strutture a gestione privata e quelle a gestione pubblica abbiano dimostrato che solo con la collaborazione di entrambe si può garantire la salute di tutti cittadini e salvare vite umane”.
Dalla trincea: il dott Panzolato da medico a paziente (e ritorno)
Da medico a paziente e ritorno. Si è conclusa la personale battaglia di Gianluigi Panzolato, responsabile del reparto di medicina generale dell’Ospedale San Pellegrino, che da lunedì tornerà in corsia dopo aver concluso il decorso da coronavirus. “Sono stato un pessimo paziente per il mio collega ed amico Salvatore Casari – scherza Panzolato – ho forzato le dimissioni e ne ho pagato lo scotto, volevo liberare velocemente il letto per chi stava peggio di me, ma in particolare volevo sentirmi guarito e al sicuro. Adesso sto bene e voglio fortemente rientrare in servizio, con la nuova consapevolezza di aver vissuto il punto di vista di chi è malato. Quando il virus colpisce si è quasi impotenti, ho provato sulla mia pelle i racconti dei sintomi dei primi pazienti che avevo in cura. Mi aiuterà a capire meglio l’aspetto umano. Questa epidemia, la prima che ho visto dopo quella del 1982, relativa all'infezione da HIV, ci ha trovati impreparati, ma a mio parere, la modalità di propagazione del Coronavirus ci fa capire che certi paradigmi sono cambiati ed è indispensabile riconsiderare la distanza medico-paziente. Almeno, al di là dell'aspetto terapeutico questo è uno dei primi insegnamenti che credo di aver appreso”.
Panzolato è stato ricoverato il 15 marzo, dopo aver affrontato in prima linea con la prima ondata di ricoveri, quella che ha portato l’Ospedale di Castiglione a dedicare inizialmente 56 degli 87 posti letto ordinari ai pazienti Covid. “Non ci aspettavamo un impatto di questo tipo e siamo rimasti sopraffatti. L’impegno e la professionalità di tutti i colleghi è stata ammirevole, ho visto una grande voglia di esserci e di dare il proprio contributo, ora voglio rientrare per tornare a dare il mio supporto. Non si sa quanto sarà ancora lungo il tunnel, ma credo che dovremmo sentirci tutti orgogliosi di come finora è stata gestita l’emergenza, non solo come sanitari, ma come italiani”.
La direzione del Gruppo Mantova Salus, a cui fa capo il San Pellegrino, saluta con gratitudine il ritorno del primario: “Credo che siano da elogiare ed ammirare la professionalità e l’abnegazione del dott. Panzolato, come degli altri operatori che da oltre un mese stanno dando il massimo nelle nostre strutture” spiega il presidente Guerrino Nicchio. Nel frattempo infatti, oltre ai posti letto per i Covid messi a disposizione a Castiglione, ed ai posti letto per le dimissioni precoci del Poma allestite nelle Residenze Green Park, il Gruppo ha destinato altri 30 posti letto di riabilitazione per i Covid all’Ospedale di Volta Mantovana: “Credo che mai come in questa emergenza – conclude Nicchio – le strutture a gestione privata e quelle a gestione pubblica abbiano dimostrato che solo con la collaborazione di entrambe si può garantire la salute di tutti cittadini e salvare vite umane”.